La torre dove non osano i critici
In un celebre saggio sul Beowulf, il famoso poema epico in inglese antico, Tolkien contravvenne ad una delle sue massime di vita e scrisse un’allegoria, lui che cordialmente le detestava. Ma detestava molto di più chi fa a pezzi un’opera d’arte perdendone il senso di insieme per andare a caccia di particolari irrilevanti, componenti ed elementi che appartengono più alle interpretazioni che al senso di ciò che si sta analizzando. Perché un’opera letteraria deve parlare come dal futuro. Deve esser studiata certamente nei suoi elementi ma per metterne in luce la capacità progressiva, di ampliare lo sguardo del lettore e dire solo a lui qualcosa di sé che ancora non sapeva. Qui si incontrano filologi (che studiano la parola per liberarne i sensi profondi e produttivi) e fruitori (che quelle parole accolgono per piacere godimento estetico). E da qui si può guardare avanti, dove c’è per Tolkien il mare. Ecco la sua riflessione
Un uomo ereditò un campo in cui si ergeva un cumulo di vecchie pietre, parte di un antico edificio. Alcune di queste pietre erano già state usate per costruire la casa in cui egli viveva, non lontano dall’antica dimora dei suoi padri.
Delle restanti, egli ne prese una parte per costruire una torre. Ma i suoi amici si accorsero a un certo punto (e senza preoccuparsi di salire le scale) che queste pietre in precedenza erano state parte di un edificio più antico.
Così essi gettarono la torre a terra, non senza fatica, per cercare incisioni e iscrizioni nascoste, o per scoprire da dove i remoti antenati dell’uomo si erano procurati il materiale da costruzione. Alcuni, sospettando l’esistenza di un deposito sotterraneo di carbone, cominciarono a scavare per cercarlo, dimenticando anche le pietre.
Tutti quanti dicevano: «La torre è estremamente interessante». Ma dicevano anche (dopo averla rasa al suolo): «Che disordine c’è qui!»
E anche gli stessi discendenti dell’uomo, che avrebbero ben potuto considerare quel che egli era stato sul punto di fare, furono uditi mormorare: «È un tipo così strambo! Pensa, usare queste antiche pietre solo per costruire una torre del tutto insensata! Perché non ha restaurato la vecchia casa? Non aveva il senso delle proporzioni!»
Ma dalla cima di quella torre l’uomo era stato in grado di spingere lo sguardo sino al mare.