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se esiste il senso della realtà deve esistere il senso della possibilità

Archivi per il mese di “aprile, 2012”

Ogni caso

Dice Wyszlawa Szymborska: Poteva accadere/doveva accadere/E’ accaduto prima. Dopo./ Più vicino. Più lontano./ E’ accaduto non a te./(…) Dunque ci sei? Dritto dall’attimo ancora socchiuso?/ La rete aveva solo un buco, e tu proprio da li?/ Non c’è fine al mio stupore, al mio tacerlo./ Ascolta/come mi batte forte il tuo cuore.

La poesia si intitola ‘Ogni caso’. Una fila di ossimori che camminano in fila indiana. Piccoli ma tenaci come formiche. E il poeta guarda. Guarda l’attimo. Non può non attestare che quella cosa è andata così, ma poteva essere diversamente. Occorre conservare il come anche se non si sa il perché. Ma il come è un’incarnazione. Che possiamo solo osservare. E per vincere le contraddizioni meditarlo quel come. La poesia nasce proprio dalla selezione di quella cosa che poteva essere altra ma è andata così. La poesia attesta questo anche se è libera di  immaginare e dire l’opposto. Prova a completare, sapendo che non completerà mai. Ma esiste per farlo

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